Oxfam: costi crisi climatica impennati dell’800% in 20 anni
Gli appelli umanitari delle Nazioni Unite non riescono a tenere il passo con la quantità di denaro necessaria per gli eventi meteorologici estremi. Questi ultimi, infatti, sono otto volte superiori rispetto a 20 anni fa. Lo rivela il nuovo report “Footing the Bill”, diffuso dall’Oxfam in occasione dell’incontro preparatorio di Bonn alla Cop27, che mette in luce come la crescente frequenza e intensità degli eventi meteorologici estremi dovuti al cambiamento climatico stia esercitando maggiori pressioni su un sistema umanitario già sovraccarico e sottofinanziato.
Il documento mostra che siamo passati da una media di 1,6 miliardi di dollari in finanziamenti umanitari nel periodo 2000-2002 a una media di 15,5 miliardi di dollari nel 2019-2021: un aumento dell’819%. E i Paesi ricchi, che sono responsabili della maggior parte degli impatti dei cambiamenti climatici, stanziano solo poco più della metà dei fondi richiesti, il 54%, lasciando un ammanco di 33 miliardi di dollari.
Il costo economico degli eventi meteorologici estremi è stato stimato, nel solo 2021, in 329 miliardi di dollari a livello globale, il terzo anno più alto mai registrato. Inoltre, la ricerca mostra che gli appelli delle Nazioni Unite coprono solo circa 474 milioni dei 3,9 miliardi di persone stimate nei Paesi a basso e medio reddito colpiti da catastrofi meteorologiche estreme dal 2000.
L’80% delle persone sfollate a causa del cambiamento climatico sono donne. Dato che conferma come queste catastrofi minaccino anche i diritti delle donne e i progressi verso l’uguaglianza di genere.
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