Nuove proposte Ue contro disboscamento e per il suolo
La Commissione rivede le regole del gioco su disboscamento, rifiuti e protezione del suolo, con tre proposte definite «necessarie per concretizzare il Green Deal europeo».
Bruxelles, infatti, lo scorso 17 novembre ha presentato la proposta di un nuovo regolamento per frenare il disboscamento e il degrado forestale imputabili all’Unione. Solo dal 1990 al 2020, spiega la Commissione, il mondo ha perso 420 milioni di ettari di foreste, una superficie più vasta dell’Unione europea. Le nuove norme proposte garantiranno ai cittadini che i prodotti acquistati, usati e consumati nel mercato dell’Ue non contribuiscano al disboscamento e al degrado delle foreste nel mondo. La prima causa di questi processi è l’espansione dei terreni agricoli legata ad alcune materie prime, quali soia, manzo, olio di palma, legno, cacao, caffè e alcuni loro derivati. Per garantire che il mercato dell’Ue accolga solo prodotti legali che non abbiano contribuito al disboscamento, il regolamento obbliga le imprese che intendono commercializzare questi prodotti a esercitare il dovere di diligenza.
La seconda iniziativa presentata il 17 novembre è una proposta di revisione del regolamento relativo alle spedizioni di rifiuti, con la quale, si legge, la Commissione realizza gli obiettivi dell’economia circolare e dell’inquinamento zero proponendo norme più rigorose per l’esportazione dei rifiuti, un sistema più efficiente per la circolazione dei rifiuti considerati risorsa e un’azione incisiva contro il traffico illegale.
Infine, la terza proposta del 17 novembre è una nuova strategia UE per il suolo, un importante risultato tangibile, scrive Bruxelles, del Green Deal europeo e della strategia Ue sulla biodiversità 2030 per affrontare la duplice crisi del clima e della natura. Un suolo in buona salute è il fondamento del 95 % degli alimenti di cui ci nutriamo, ospita più del 25 % della biodiversità mondiale ed è il più grande serbatoio terrestre di carbonio del pianeta. Tuttavia, il 70 % dei suoli nell’Ue non è in buone condizioni. La strategia definisce un quadro con misure concrete per la protezione, il ripristino e l’uso sostenibile del suolo e propone una serie di misure, sia volontarie che vincolanti: l’obiettivo è aumentare il carbonio nei terreni agricoli, combattere la desertificazione, ripristinare i terreni degradati e garantire che entro il 2050 tutti gli ecosistemi terrestri siano in buona salute.
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