Non financial, ecco la circolare Assonime: «Aziende già sensibili»

15 Giu 2017
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È stata pubblicata nei giorni scorsi (il 12 giugno) l’attesa circolare di Assonime sulla direttiva non financial e la sua applicazione in Italia. Il documento, infatti, punta a dare l’interpretazione dell’Associazione fra le società italiane per azioni, su uno dei provvedimenti più importanti in chiave di rendicontazione (nonché di assetto societario) della sostenibilità. ETicaNews pubblicherà un approfondimento la prossima settimana.

Tra i passaggi che balzano agli occhi, la valutazione della situazione di partenza del contesto italiano. «Si deve sottolineare – scrive Assonime –  come è ampiamente diffusa nel mondo delle imprese una significativa sensibilità per l’impatto che la propria attività può avere rispetto a una pluralità di categorie di stakeholder nonché dei vantaggi competitivi che una visione ampia della propria attività consente. Le imprese di maggiori dimensione o che operano in settori sensibili hanno quindi ormai maturato una larga e significativa esperienza in materia di rendicontazione non finanziaria ispirata alle migliori prassi internazionali. Il principio di flessibilità che connota la disciplina in esame trova piena giustificazione anche in considerazione del fatto che essa si immette in un contesto che vede esperienze di rendicontazione socio/ambientali ampiamente collaudate con l’intento di valorizzarne gli aspetti positivi e di ampliarne l’applicazione».

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