Niente rating di sostenibilità per Telecom Italia
La società di rating sostenibili Standard Ethics ha comunicato la sospensione del proprio “Standard Ethics Rating” per Telecom Italia, motivandolo la scelta con un riferimento alla situazione aziendale del momento.
La società specializzata in valutazioni di tipo etiche ha sospeso il giudizio sull’ex monopolista della rete telefonica italiana a causa di quelle che ha definito “criticità di fondo”, che vengono fatte risalire a due fattori principali. Da un lato “la volatilità degli azionisti di riferimento della società”, definiti “erratici”, che hanno tentato di prendere il controllo della società con vicende alterne, e in situazioni di conflitto di interessi, come accaduto nel caso Telefonica del 2013. Dall’altra parte, i problemi riguardano il management aziendale, che “non è riuscito (o non ha tentato) di rendere Telecom Italia una public company sufficientemente autonoma ed in grado di dialogare con tutti gli azionisti e con il mercato nel suo insieme.” A risentire di questa situazione sono state le strategie aziendali di lungo periodo, non solo da un punto di vista industriale, ma anche in ambito Esg.
Standard Ethics aveva già declassato il rating di Telecom Italia il 18 dicembre dello scorso anno, portandolo da EE- a E+. Annunciando il downgrade, la società britannica aveva segnalato “la necessità d’interventi migliorativi sul fronte degli azionisti di minoranza”, e in particolare l’adozione di “strumenti regolativi” per assicurare “l’indipendenza gestionale di Telecom Italia.” Nella stessa occasione, SE si era soffermata sulle problematicità relative al rapporto tra Telecom Italia e Vivendi, che oggi partecipa per oltre il 20% nel capitale della società.
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