Quanti investimenti dei fondi “sostenibili” sono allineati alla Tassonomia UE?

Come visto nelle scorse analisi, solitamente la differenza tra prodotti art. 6, 8 e 9 è evidente, per quanto riguarda l’allineamento degli investimenti alla Tassonomia UE invece pare esserci uno stravolgimento. Tutti i fondi europei, sia i non sostenibili art. 6 sia i sostenibili art. 8 e 9 hanno percentuali bassissime o pressoché nulle di investimenti allineati alla Tassonomia. Questi dati paiono contraddire gli altri analizzati negli scorsi mesi (dove gli art. 9 emergevano sempre chiaramente più sostenibili dei fondi art. 8 e ovviamente art. 6), tuttavia non è così e i motivi sono due: 1) gli investimenti oggettivamente definibili “allineati alla Tassonomia UE” sono pochi, in quanto la definizione è al momento ancora vaga, dunque i gestori preferiscono non sbilanciarsi in dichiarazioni errate; 2) seppure i fondi art. 6, 8 e 9 abbiano rispettivamente mediamente investimenti allineati alla Tassonomia del 0,04%, 0,56% e 4,27%, questo indica che un prodotto art. 8 mediamente ha investimenti allineati alla Tassonomia 14 volte maggiori rispetto agli art. 6 e che gli art. 9 sono allineati alla Tassonomia 7,63 volte di più degli art. 8. Percentuali ancora estremamente basse, ma con moltiplicatori che esplicitano ancora una volta la differenza di sostenibilità tra le opzioni di fondi SFDR.
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