Un patto tra imprese per azzerare le emissioni di Co2 entro il 2050 e raggiungere così gli obiettivi sostenibili dell’Unione europea. È l’Industrial Decarbonization Pact, il patto per la decarbonizzazione siglato dalle società che operano nei settori più energivori dell’industria: acciaio, carta, cemento, ceramica, chimica, fonderie e vetro.
Interconnector Energy Italia, realtà che coordina le sette associazioni confindustriali rappresentative Assocarta, Assofond, Assovetro, Confindustria Ceramica, Federacciai, Federbeton e Federchimica, lo ha presentato il 3 novembre a Roma alla presenza dei ministri Giancarlo Giorgetti, Roberto Cingolani e Stefano Patuanelli.
Questi settori generano 88 miliardi di valore aggiunto, danno lavoro a 700mila persone considerando l’indotto, e secondo i dati di Boston Consulting Group concorrono al 20% delle emissioni nazionali di Co2. Per la multinazionale statunitense, inoltre, la decarbonizzazione dell’industri italiana è non solo necessaria, ma anche fattibile attraverso efficienza energetica, economia circolare, combustibili low carbon, cattura della Co2, green fuels ed elettrificazione.
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