Nelle Sgr aumentano le assunzioni al femminile
Le Sgr italiane si muovono sulla strada dell’inclusione. Il messaggio arriva dalla ricerca “Diversity e Inclusion nelle Sgr”, realizzata da Assogestioni e Valore D, e presentata al Salone del risparmio in una conferenza organizzata dal Comitato Diversity di Assogestioni e aperta dalla ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.
La ricerca, si legge in una nota sul sito del Salone del risparmio, «si inserisce nel percorso di sensibilizzazione sul tema che Assogestioni ha abbracciato da tempo e già caratterizzato da importanti punti fermi, quali l’Indagine sull’adozione dei criteri di diversity nelle Sgr del marzo 2019, la successiva adozione delle Linee Guida in materia di diversità e inclusione nelle Sgr, Sicav e Sicaf a settembre 2019 e l’osservatorio sullo smart working condotto in collaborazione con il Politecnico di Milano».
Dallo studio emerge che la presenza di donne sul totale della popolazione aziendale delle Sgr è piuttosto bilanciata (48% vs 52% di uomini), anche se collocata principalmente a livello impiegatizio, con percentuali in calo per quadri e dirigenti. Le donne che siedono nei consigli di amministrazione sono il 26,8%, dunque una media superiore a quella dei comparti bancario (al 26,2%) e assicurativo (al 18%). Le donne che occupano ruoli nella prima linea organizzativa sono il 17,7 per cento.
Sebbene queste percentuali siano in progressivo aumento, prosegue la nota, il vero segnale di conferma dello sforzo intrapreso dalle Sgr si legge nei dati sulle assunzioni, piuttosto bilanciate tra uomini (54,5%) e donne (45,5%). Ma, soprattutto, nella fascia 18-29 anni dei nuovi impiegati, il 54,7% è donna contro il 45,3% degli uomini.
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