Analisi sui numeri della transition finance

Msci, portafogli targati Transizione Esg

1 Ott 2024
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Dal report dell'Msci Sustainability Institute emergono i numeri della transizione, che testimoniano come lato corporate le aziende siano ancora indietro. Lato finanza, aumenta il numero degli strumenti dedicati, i transition fund, il cui patrimonio in gestione supera i 50 miliardi di dollari

La transizione deve passare dalla finanza. Investire in ciò che non è ancora green, ma che lo sarà un domani, è una delle sfide che dovranno affrontare diversi protagonisti della finanza. Msci Sustainability Institute in un recente approfondimento ha snocciolato una serie di numeri relativi alla transizione low-carbon sia in termini di opportunità di investimento sia in termini di domanda e offerta di energia, evidenziando come le aziende siano ancora indietro.

Il tema della transizione ispira anche la decima edizione di salone.SRI dal titolo “La forza della transizione Esg”, che si svolgerà il 19 novembre in Borsa Italiana a Milano. L’evento sarà anticipato dalla tappa romana, in programma martedì 8 ottobre a Roma (www.salonesri.it/roma/).

LE AZIENDE SONO INDIETRO

Dall’analisi dell’indicatore ITR (Implied Temperature Rise) di Msci, solo l’11% delle società quotate è allineata all’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale entro 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, mentre quasi due terzi (62%) si trovano su una traiettoria che porterebbe un surriscaldamento del pianeta di oltre 2°C (dati al 31 maggio 2024).

Per quanto riguarda invece gli obiettivi di decarbonizzazione, sono poco più di un quinto il (22%), le società quotate che hanno fissato target climatici science-based, con un aumento di otto punti percentuali rispetto all’anno precedente (dati al 31 maggio 2024).

DOMANDA E OFFERTA DI ENERGIA

Come evidenziato nell’approfondimento, secondo l’ultima Statistical Review of World Energy, lo scorso anno i combustibili fossili hanno fornito il 60% della domanda totale di energia a livello globale.

Le energie rinnovabili (solare, eolico e idroelettrico) hanno rappresentato il 30% dell’elettricità generata nel 2023; se si include il nucleare, l’energia a basse emissioni di carbonio ha fornito circa il 40% dell’elettricità generata lo scorso anno.

Secondo i dati dell’International Renewable Energy Agency, nel 2023 le fonti rinnovabili avrebbero rappresentato quasi l’86% della nuova capacità di produzione di energia elettrica a livello mondiale.

LE OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO

Secondo la survey condotta dalla Stanford Graduate School of Business in collaborazione con l’Msci Sustainability Institute, volta ad analizzare come gli investitori istituzionali incorporano fattori Esg nelle decisioni di investimento, i maggiori investitori globali ritengono che il cambiamento climatico sarà il tema che più probabilmente influenzerà la performance degli investimenti nei prossimi due-cinque anni.

 

Non stupisce quindi che negli ultimi due anni gli investimenti in clean technology e infrastrutture green negli Stati Uniti abbiano totalizzato quasi mezzo trilione di dollari (493 miliardi di dollari), con un aumento del 71% rispetto ai due anni precedenti l’Inflation Reduction Act (fonte dati: Clean Investment Monitor, dati al 30 giugno 2024).

In questo contesto, c’è spazio anche per gli strumenti di finanza sostenibile. Secondo l’Msci Esg Research il numero di Transition-labeled fund è in aumento (con il 70% di questi fondi lanciati negli ultimi quattro anni), arrivando a gestire masse per oltre 50 miliardi di dollari per oltre 100 fondi (dati al 31 marzo 2024).

Sebbene la maggior parte dei fondi di transizione (>70%) sia domiciliata in Europa, i loro investimenti principali sono negli Stati Uniti, con una predilezione per le industrie chimiche speciali, i semiconduttori e i componenti elettrici.

Nel 2023, la maggior parte dei fondi di transizione ha registrato rendimenti positivi e quasi la metà (il 48%) ha battuto il proprio benchmark (o indice di riferimento). Durante quest’anno, la maggior parte dei fondi di transizione ha registrato una performance positiva (dati al 31 luglio 2024).

 

Noemi Primini

 

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