Morningstar valuta le performance Esg dei professionisti Csr
Quasi nove professionisti della responsabilità sociale d’impresa su dieci gestiscono almeno la metà delle attività Esg nelle loro aziende. È quanto emerge dallo studio di Morningstar “The Morningstar Sustainalytics Corporate ESG Survey Report 2022”, che analizza e mette in evidenza le sfide che i professionisti della Csr e della sostenibilità devono affrontare, il modo in cui gli altri player stanno affrontando le sfide, dove le aziende stanno concentrando i loro sforzi Esg e come utilizzano valutazioni e punteggi Esg.
Tra le attività che i professionisti della Csr gestiscono nello loro società, il 95% è regolarmente coinvolto in reporting e disclosure, la stessa percentuale nella definizione e misurazione degli obiettivi, il 94% nella pianificazione ed esecuzione del programma e il 90% nelle valutazioni e punteggi Esg. Il 64% degli intervistati ha detto che la loro azienda ha una strategia Esg formale; il 78% che ha identificato problematiche Esg strategiche; e il 61% che ha fissato obiettivi specifici e/o kpi.
Le maggiori sfide che si trovano ad affrontare sono i vincoli di budget (35%); la mancanza di risorse umane (34%); la misurazione, rendicontazione e divulgazione dei risultati (33%); la definizione degli obiettivi (32%); e il rispetto di regolamenti o standard (28%). Le risorse che utilizzano più comunemente per affrontarle sono: i consulenti Esg (61%); standard e/o linee guida Esg esterni (58%); e assunzioni interne (46%), mentre solo il 17% ha segnalato l’utilizzo di finanziamenti sostenibili.
Gli intervistati hanno rivelato che le loro organizzazioni classificano, in ordine di importanza, prima le questioni ambientali (53%), poi quelle di corporate governance (25%) e infine le questioni sociali (22%).
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