analisi delle fee confrontate con i prodotti tradizionali

Morningstar: sorpresa, l’Esg costa meno

2 Lug 2024
Notizie ESG Market Commenta Invia ad un amico
La ricerca sfata il mito per cui i fondi focalizzati sugli Esg sono più costosi di quelli tradizionali. Al contrario, in media, i fondi Esg sono diventati più convenienti dei prodotti normali. Questo per effetto della proliferazione di nuove strategie e dell'intensificarsi della concorrenza nello spazio Esg

I fondi Esg, in media, sono più convenienti rispetto ai competitor tradizionali. I loro costi sono diminuiti negli ultimi anni, anche in misura più significativa rispetto agli altri. Questi dati emergono dal report Esg Fund Fees di Morningstar Sustainalytics, in cui sono stati confrontati i costi dei fondi Esg in Europa rispetto ai loro omologhi tradizionali in sei delle categorie Morningstar più popolari, analizzando anche la loro evoluzione nel tempo.

Morningstar Sustainalytics sfata pertanto il mito secondo cui gli investimenti Esg sono più costosi per gli investitori, come spesso si crede, a causa dei dati, della ricerca e delle competenze Esg specializzate.

L’indagine ha preso in considerazione un campione di oltre 110.000 classi retail riconducibili a 37.472 fondi domiciliati in Europa, tra cui circa 4.000 fondi Esg. Le categorie oggetto di analisi sono state sei: quattro azionarie (Area globale, Europa, Us ed Emerging Markets) e due obbligazionarie (Obbligazionari Corporate Europa e Altri Obbligazionari). L’indicatore analizzato è il Representative Cost ex Transaction Fee (Annualized), che identifica i costi ricorrenti di un fondo, comprese le commissioni di distribuzione, le retrocessioni e le commissioni di performance.

«Gli investitori sono stati portati a credere che i fondi focalizzati sugli Esg siano più costosi di quelli tradizionali. Sebbene esista indubbiamente un’ampia gamma di strategie Esg con prezzi diversi, abbiamo riscontrato che, in media, i fondi Esg non hanno costi superiori a quelli dei fondi non Esg – ha dichiarato Hortense Bioy, Head of Sustainable Investing Research di Morningstar Sustainalytics -. Ciò è dovuto principalmente alla proliferazione di nuovi prodotti e alla crescente concorrenza nello spazio Esg negli ultimi anni».

I FONDI ESG SONO PIÙ CONVENIENTI

I risultati dell’analisi confermano che in generali i fondi Esg sono più convenienti dei fondi tradizionali.

Entrando nel dettaglio, il costo medio asset-weighted dei fondi Esg in sei delle categorie Morningstar più popolari è pari a 0,83%, mentre per i fondi tradizionali è maggiore e pari a 0,90% (dati a marzo 2024). Il costo medio dei fondi Esg è più basso rispetto ai fondi tradizionali sia a livello complessivo, sia per singola categoria.

Non solo, negli anni si è registrata per entrambe le tipologie di prodotti una progressiva riduzione dei costi.  Un decennio fa il costo medio era rispettivamente dell’1,55% per i fondi Esg e dell’1,32% per i fondi non Esg e fino al 2021 i primi sono stati più costosi. A inizio 2021 il costo medio dei fondi Esg è sceso a 0,99% ed è ulteriormente diminuito a 0,82% a marzo 2024. La riduzione dei costi è stata più significativa per i fondi Esg (36% in meno negli ultimi tre anni, rispetto al 18% in meno dei fondi tradizionali) e secondo Morningstar questo si spiega in parte grazie alla proliferazione di nuove strategie e all’intensificarsi della concorrenza nello spazio Esg.

COSTI DEI FONDI ATTIVI E DEI FONDI PASSIVI

Il divario di costo tra i fondi Esg e fondi tradizionali interessa soprattutto i fondi attivi.

I fondi Esg attivi presentano un costo medio asset-weighted inferiore rispetto ai loro omologhi tradizionali in tutte le categorie ad eccezione della categoria Global Large Cap Blend Equity (0,99% per i fondi Esg e 0,97% per i fondi tradizionali). Il costo medio asset-weighted dei fondi passivi Esg è invece alla pari con i fondi tradizionali in quattro categorie su sei. Nei mercati emergenti tuttavia i fondi Esg passivi presentano costi maggiori (0,24%, contro lo 0,19% dei fondi tradizionali), ma il divario rimane modesto, pari allo 0,05% in media.

Per quanto riguarda i fondi attivi di recente emissione, quelli Esg si rivelano più economici dei fondi tradizionali (sia per il costo medio asset-weighted, sia per il costo medio semplice). Questo invece non è sempre detto per i fondi passivi lanciati nell’ultimo periodo.

Infine, l’indagine rileva che la maggior parte dei fondi Esg ridenominati ha mantenuto o ridotto i propri costi dopo il rebranding.

Noemi Primini

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