Meno conoscenza, meno acquisti responsabili. Il bilancio del CCSIndex

16 Apr 2015
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La mancanza di conoscenza su dove trovare prodotti e servizi socialmente responsabili è ancora un ostacolo per i consumatori che vogliono indirizzare la propria spesa  verso questa tipologia di acquisti. E così cresce, ma solo moderatamente, la percentuale degli americani che nel 2015 ha intenzione di indirizzare una quantità maggiore dei propri soldi verso aziende socialmente  responsabili.

Lo indicano i dati della terza indagine annuale di Good.Must.Grow. (GmG), società di consulenza specializzata nel marketing socialmente responsabile, che ha elaborato il Conscious consumer spending index (#CCSIndex).

Nel complesso l’indice riporta un punteggio di 68 punti su 100, lo stesso livello del 2014 e in salita dai 65 punti del 2013. L’indice è stato calcolato valutando tre aree principali: l’importanza che i consumatori attribuiscono al comprare da aziende socialmente responsabili, le azioni prese per supportare tali prodotti e servizi e l’intenzione futura di aumentare l’ammontare di spesa destinata alle organizzazioni responsabili.

Dalla ricerca (che ha intervistato un campione di 1.021 americani) emerge così un primo dato positivo: il 32% dei consumatori, nel primo scorcio dell’anno corrente, sta pensando di spendere di più presso le aziende socialmente responsabili, una percentuale in aumento dal 30% del 2014 e dal 29% del 2013.

Da rilevare però che, nonostante i lievi progressi negli ultimi tre anni, ci sono anche motivi di preoccupazione. Tra coloro che nel 2014 hanno programmato di aumentare la propria spesa socialmente responsabile, il 73% lo ha effettivamente fatto, meno dell’anno precedente, il 2013, quando il tasso di successo è stato del 76%.

In questo quadro, l’indagine indica che il 46% degli intervistati, quindi quasi la metà, ha sottolineato come la mancanza di conoscenza su dove trovare prodotti e servizi socialmente responsabili abbia impedito loro di fare meglio.

 

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