Lotta alla povertà, la Banca Mondiale certifica il flop

25 Ott 2024
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Nel suo rapporto annuale “Poverty, Prosperity and Planet Report”, la Banca Mondiale ha certificato che l’obiettivo dell’Onu di porre fine alla povertà estrema entro il 2030 è impossibile da raggiungere.

Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 388 “Banca mondiale: la lotta alla povertà si è fermata”), a causa della combinazione di guerre, debito, crisi climatica e pandemia, i progressi nella lotta contro la povertà hanno subito importanti battute d’arresto.

Il rapporto stima che, in base alle tendenze attuali, ci vorrebbero più di tre decenni per sollevare i quasi 700 milioni di persone che vivono con meno di 2,15 dollari al giorno sopra la soglia ampiamente accettata di povertà estrema.

Il tasso di povertà globale è sceso dal 38% nel 1990 all’8,5% nel 2024, ma i progressi si sono fermati dal 2019 in poi. La World Bank prevede che il tasso di povertà diminuirà solo fino al 7,3% entro il 2030.

Infine, ci vorrà più di un secolo per aumentare i redditi al di sopra dei 6,85 dollari al giorno, considerata la soglia di povertà per i Paesi a reddito medio-alto.

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