L’Istat ha presentato in dicembre la quinta edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) (scarica il documento). Il Rapporto, si legge nella nota dell’Istat, offre una lettura del benessere nelle sue diverse dimensioni ponendo particolare attenzione agli aspetti territoriali e allo sviluppo di alcuni indicatori di benessere inseriti nei documenti di bilancio. Gli indicatori del Bes, in tutto 129, sono articolati come di consueto in 12 domini: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività (prima denominato Ricerca e innovazione); Qualità dei servizi.
In questa edizione, oltre all’ampliamento degli indici compositi per tutte le dimensioni considerate dal Bes, si è ritenuto opportuno procedere a una revisione approfondita del set di indicatori, rivisitando in particolare i domini relativi a Paesaggio e patrimonio culturale, Ambiente, Innovazione ricerca e creatività, Qualità dei servizi.
Insieme all’edizione 2017 del Rapporto Bes, l’Istat aggiorna e amplia il set di indicatori sullo sviluppo sostenibile (Sdgs) che è parte integrante di una più ampia lista approvata dall’assemblea delle Nazioni Unite all’interno dell’Agenda 2030.
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