freebly, la prima società benefit in Italia tra avvocati racconta la propria esperienza
L’integrated governance una necessità anche per gli studi legali del futuro
In un contesto sociale nel quale le imprese ogni giorno si confrontano in merito alle evoluzioni di processi, volti a migliorare la propria cultura di governance, la stessa esigenza dovrebbe essere avvertita dagli studi legali, o meglio dagli avvocati, chiamati ad aiutare le imprese nel processo di trasformazione della loro governance in Integrated Governance.
Sempre più gli studi legali, dai più piccoli ai più strutturati, traggono ispirazione dalle buone pratiche delle imprese, pertanto dovrebbero anch’essi iniziare a tenere in considerazione, nella pianificazione delle loro attività professionali, i fattori Esg anche per ritrovare qual valore sociale e di relazione, oltre che umano e intellettuale, necessario alla definizione di una strategia di medio-lungo periodo.
Ma come fare? Certamente è importante avviare una fase di approfondimento da parte dei partner o titolari degli studi legali, di come modificare la propria visione nella conduzione di uno studio professionale in modo olistico, partendo dalla comprensione del valore che un processo di cambiamento verso la sostenibilità possa generare su tutti gli stakeholder coinvolti.
L’individuazione di un referente interno o la creazione di un sustainability comittee a cui attribuire l’incarico di individuare i Kpi per misurare le performance dei propri impegni, è sicuramente una condotta utile per giungere alla definizione di un report di sostenibilità che dia consapevolezza ai soggetti incaricati alla direzione strategica di uno studio professionale, utile a integrare gli obiettivi di sostenibilità ai risultati finanziari.
L’utilizzo delle risorse di uno studio legale, necessarie alla fornitura dei propri servizi consulenziali, possono essere classificate come capitale umano, competenze specifiche, esperienza delle persone, investimenti finanziari, le quali contestualmente al loro utilizzo a favore delle richieste dei clienti, generano valori intangibili quali il capitale intellettuale creato dal lavoro dei professionisti e il capitale sociale derivante dalla relazione tra lo studio e la società civile.
Quindi la prestazione eseguita, che viene pagata, in realtà non è il solo valore generato dall’attività resa.
Unico esempio virtuoso di uno studio professionale che ha fatto dell’integrated governance un proprio asset è freebly, la prima società benefit in Italia tra avvocati ad aver implementato una vera e propria strategia di sostenibilità come uno dei driver di orientamento per le decisioni future della società, perseguendo un beneficio comune interno ed esterno.
Probabilmente è ancora prematuro immaginare uno studio legale concorrere tra i primi classificati dell’Integrated Governance Index, è però lecito ipotizzare che gli studi si sensibilizzino sempre più alle tematiche ambientali, alla trasparenza e soprattutto alla valorizzazione delle persone, nel perseguimento di risultati economici rispettosi di una prospettiva etica e di valore.
Giulio Graziani
Avvocato e Ceo freebly
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