L’inquinamento è la paura più diffusa fra gli italiani
Gli squilibri ambientali globali al primo posto fra le paure degli italiani. Il risultato è emerso ieri, a Milano, durante la presentazione del Rapporto sulla sicurezza e l’insicurezza sociale in Italia e in Europa realizzato da Unipolis e Demos&Pi. L’indagine, giunta all’undicesima edizione, analizza la percezione sociale della sicurezza nelle sue diverse dimensioni, a partire da un’inchiesta campionaria realizzata in Italia e in alcuni Paesi europei. Quest’anno lo studio si è concentrato in particolare sullo scenario economico e occupazionale, sulla base di due rilevazioni demoscopiche.
Dai risultati emerge che l’insicurezza percepita dai cittadini italiani è particolarmente alta, in particolare per quanto riguarda questioni globali come “inquinamento”, “distruzione dell’ambiente naturale” e “sicurezza dei cibi”. Le tematiche globali preoccupano il 75% dei cittadini, seguite dall’incertezza sulle questioni economiche (perdita del lavoro, della pensione, dei risparmi), che inquieta oltre metà del campione (62%). Il sondaggio rivela una scarsa conoscenza degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite (il 78% dichiara di essere poco o per niente informato sul programma Onu al 2030). Nonostante questo, l’84% si dichiara favorevole o molto favorevole agli SDGs, e il 67% ritiene che la protezione dell’ambiente dovrebbe avere la priorità, “anche a costo di frenare la crescita economica”.
La ricerca è stata illustrata da Fabio Bordignon (responsabile ricerca Demos&Pi) e commentata da Ilvo Diamanti (Università di Urbino e direttore scientifico Demos&Pi). All’incontro, presentato da Corrado Formigli (La7), sono intervenuti Luca Bernareggi (presidente Cru Lombardia), Marisa Parmigiani (direttrice Fondazione Unipolis), Pierfrancesco Majorino (assessore politiche sociali, salute e diritti Comune di Milano), Angelo Colombini (segretario confederale Cisl), Alessandro Rosina (docente Università Cattolica di Milano), Francesco Seghezzi (direttore Fondazione Adapt), Pierluigi Stefanini (presidente gruppo Unipol e Fondazione Unipolis).
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