In un nuovo report Legambiente racconta dei 15 progetti di impianti eolici (presentati tra il 2006 e il 2013) a largo delle coste italiane dalla Sardegna alla Sicilia alla Puglia che sono però al palo o neanche in cantiere. La conclusione? “L’eolico off-shore” è sotto scacco di regole incerte e mancanza di visione: la situazione è infatti di uno ”stop” diffuso.
Legambiente fa presente di come sia l’attuale governo che i precedenti ignorino «le forti potenzialità di valorizzazione dell’energia del vento» stimate dall’Anev (Associazione nazionale energia del vento) «in circa 2.500 MW (Megawatt) capaci di soddisfare i fabbisogni elettrici di 1,9 milioni di famiglie». In coerenza con le direttive europee, spiega Legambiente, «il Piano di azione nazionale prevedeva per gli impianti eolici off-shore un obiettivo crescente dai 100 MW che si sarebbero dovuti installare nel 2013 fino a 680 MW nel 2020».
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