Nonostante l’austerità imposta dalla lunga crisi, le imprese lombarde non hanno “tagliato” le risorse di welfare aziendale, anzi. In base all’indagine 2015 di Confindustria Lombardia sul Mercato del lavoro lombardo per il 2014, nel 42% delle imprese lombarde i dipendenti beneficiano di programmi di welfare, in molti casi avviati proprio negli ultimi anni.
L’Indagine “Il Lavoro in Lombardia – Rapporto 2015” è stata effettuata dal Centro studi di Confindustria Lombardia, in collaborazione con l’Università Cattaneo – LIUC, su un campione di 1.430 imprese rappresentativo di tutte le province lombarde.
«Come emerge dal nostro monitoraggio regionale – spiega Alberto Ribolla, presidente di Confindustria Lombardia – nel 2014 tra le nostre imprese è tornato un clima di fiducia e cauto ottimismo. Gli imprenditori lombardi sono da sempre molto attenti al contesto e alle novità. Questo lo dimostra lo stand-by dei contratti a tempo indeterminato in attesa delle riforme del governo, ma anche l’attenzione al welfare aziendale: in un periodo di crisi infatti emerge con forza il ruolo sociale ricoperto dalle nostre imprese che, invece di tagliare, hanno deciso di incrementare i programmi di welfare aziendale. Anche l’aumento della presenza delle donne in ruoli decisionali e più in generale in azienda è sinonimo di maturità imprenditoriale».
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