Il business model di Facebook è stato messo in discussione da un gruppo di donne che accusano il social media di perpetrare una discriminazione lavorativa nei loro confronti. Nel dettaglio, è stata presentata una “gender discrimination complain” di fronte alla commissione americana Equal Employment Opportunity contro Facebook e altre nove compagnie per aver postato pubblicità lavorativa tendenziosa sulle loro piattaforme.
Il meccanismo contestato è quello secondo cui le pubblicità pubblicate da Facebook e relative a posizioni lavorative aperte sono state impostate in modo che possano essere viste esclusivamente da uomini. I lavori in questione, per esempio, includono quelli di autisti di camion e installatori di finestre.
Secondo il gruppo, nascondere offerte di lavoro a un intero genere è una violazione del Civil Rights Act, che proibisce discriminazioni basate su genere.
parità di genere