L’Antitrust fa esplodere La Bomba sulla Csr di Unilever
L’Antitrust picchia molto duro su Unilever, comminando una multa tra le più salate per abuso di posizione dominante e, soprattutto, certificando un comportamento assai deplorevole per un gruppo che si pone quale benchmark mondiale nelle pratiche di corporate social responsaibility.
L’Autorità antitrust, si legge in una nota, ha sanzionato con un’ammenda pecuniaria di oltre 60 milioni di euro Unilever Italia Mkt. Operations S.r.l. per aver violato l’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, ponendo in essere un abuso di natura escludente idoneo a ostacolare la crescita dei concorrenti nel mercato del gelato preconfezionato monodose da impulso, nel quale la società italiana della multinazionale anglo-olandese detiene una posizione dominante, principalmente attraverso la vendita dei gelati a marchio “Algida”.
Nel corso dell’istruttoria, prosegue la nota, originata da una segnalazione di un piccolo produttore di ghiaccioli “La Bomba”, operante in prevalenza presso gli stabilimenti balneari, l’Autorità ha accertato l’adozione da parte di Unilever di una strategia escludente a danno dei concorrenti (sia quelli piccoli che quelli di maggiore dimensione), composta da un ampio utilizzo di clausole di esclusiva merceologica e da una serie articolata di ulteriori condizioni fidelizzanti, strumenti di politica commerciale e condotte complessivamente volti a mantenere, formalmente o sostanzialmente, l’esclusiva delle forniture agli esercizi commerciali che costituiscono la propria clientela, ostacolando, per tale via, la concorrenza sul mercato.
La storia di Unilever contro La Bomba (Golia contro Davide) era stato oggetto di un approfondimento di ETicaNews già nel giugno del 2015 (leggi articolo “Una Bomba sulla Csr di Unilever“).
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