L’allarme di M&G: «Non si sta facendo abbastanza contro il surriscaldamento»
All’interno di un’analisi firmata dall’asset manager M&G Investments intitolata “Buon Halloween. Cinque grafici da paura di cui Freddy Krueger sarebbe orgoglioso”, Anthony Doyle, investment director del team Retail Fixed Interest della società, definisce come “il grafico più spaventoso di tutti” quello sulle emissioni di gas serra mondiali, sia storiche sia prospettiche.
L’esperto sottolinea che le emissioni globali di gas serra continuano ad aumentare, creando ulteriori pressioni sull’ambiente: «L’Ocse stima che tali emissioni nocive aumenteranno di oltre il 50% entro il 2050, a causa di un incremento del 70% dell’anidride carbonica rilasciata con il consumo di energia. La domanda di energia è prevista in aumento dell’80% da qui al 2050. Se questa previsione dovesse rivelarsi accurata, le temperature globali dovrebbero vedere un incremento compreso fra 3 e 6 gradi Celsius». Un cambiamento che per Doyle potrebbe quindi causare stravolgimenti naturali con esiti potenzialmente catastrofici o irreversibili per l’ambiente e la società.
Secondo l’investment director del team Retail Fixed Interest di M&G Investments «dal punto di vista economico, il problema principale insito in qualsiasi tentativo di ridurre le emissioni di anidride carbonica è che il mondo sviluppato deve trovare un modo di fornire alle nazioni in via di sviluppo sussidi finanziari per adottare tecnologie energetiche rinnovabili (più care). Questo potrebbe costare centinaia di miliardi di dollari. Secondo i Paesi in via di sviluppo, spetta al mondo sviluppato accollarsi il peso economico dei tagli alle emissioni, in quanto nelle nazioni più ricche il livello pro capite di emissioni dannose è più elevato».
L’esperto lascia comunque aperta una speranza: «Per fortuna sono già state adottate iniziative volte a limitare l’incremento delle emissioni di gas serra». E invita restare concentrati tra novembre e dicembre di quest’anno sul COP21/CMP11, la conferenza delle Nazioni Unite organizzata in Francia allo scopo di raggiungere un nuovo accordo internazionale sul clima per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 2 gradi Celsius
Anthony Doylecambiamento climaticoClimate ChangeCop21emissionigas serraM&G InvestmentsOcserinnovabili