La strategia climatica di Bp preoccupa i fondi attivisti
L’investitore attivista Bluebell Capital Partners ha chiesto a Bp di abbandonare l’impegno a ridurre la produzione di petrolio e gas e le altre parti della strategia per trasformare l’azienda in un fornitore di energia pulita.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 360 “Oil&Gas, la strategia climatica di BP non convince l’attivista”), l’hedge fund di Londra ha acquisito una piccola partecipazione nella major energetica a ottobre. Il Financial Times riporta che, nella lettera inviata al presidente di Bp, Bluebell ha definito «irrazionale» la strategia climatica lanciata dall’ex amministratore delegato della major Bernard Looney nel 2020.
Inoltre, l’investitore ha spiegato che l’impegno a ridurre la produzione di petrolio e gas del 25% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2019, comporta un allontanamento dagli idrocarburi più veloce rispetto alla società e quindi una diminuzione del valore delle azioni per gli azionisti.
L’hedge fund ha anche criticato il ritmo e l’entità degli investimenti di Bp nelle attività di transizione e ha suggerito al gigante petrolifero di tagliarli del 60 per cento.
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