La sharing economy d’Italia corre su due e quattro ruote
La mobilità condivisa è in costante crescita ed evoluzione. In Italia i servizi che hanno avuto maggiore diffusione sono il Bikesharing, il Carsharing, ma anche car pooling, scooter sharing, bus sharing e park sharing, oltre alle App che in un’unica piattaforma permettono di prenotare e acquistare tutta la sharing mobility oggi a disposizione nelle città italiane. Questo successo è confermato anche dai numeri che negli ultimi anni sono lievitati per arrivare ad oltre 13.000 biciclette offerte in bikesharing in 200 Comuni e 5.764 auto in carsharing per 700.000 utenti nelle due formule free floating (l’auto che si preleva e lascia ovunque) e station based (si preleva e lascia in appositi spazi).
Sono i principali risultati del Primo Rapporto Nazionale sulla sharing mobility presentato due giorni fa in occasione della prima Conferenza Nazionale della Sharing Mobility. L’evento si è tenuto Campidoglio, organizzato dall’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, nato da un’iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e composto da più di 50 membri fra cui tutti gli operatori di sharing, in collaborazione con il Comune di Roma.
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