La sfida per la sostenibilità nell’industria del cemento
Come riportato da Morgan Stanley Research, in seguito agli Accordi di Parigi e al posizionamento politico dei leader mondiali per una riduzione dell’impronta di Co2 entro il 2030, anche i produttori di cemento dovranno muoversi verso un minor impatto delle loro attività.
Secondo MS sono quattro gli elementi su cui il settore potrà far leva per raggiungere questo scopo: un’ottimizzazione della produttività dei forni, misure di efficienza energetica, la sostituzione di residui incombusti, ed infine un maggior controllo delle emissioni.
Migliorando questi aspetti, il settore sarebbe in grado non solo di aumentare la propria sostenibilità, ma anche la competitività, grazie ad una riduzione dei costi. MS calcola infatti che l’energia pesi per circa il 30% dei costi operativi nella produzione del cemento.
I principali punti del report “Cement industry: From grey to green” sono contenuti nella raccolta “Sustainable + Responsible Investment Research” appena pubblicata da Morgan Stanley (e raccolta nelle ET.directories di ETicaNews) e contenente i principali report e trend dell’ultimo anno in ambito Esg.
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