focus sulle iniziative relative al climate change

La Sec pronta a regolare la disclosure Esg

25 Ott 2021
Notizie Companies & CSR Commenta Invia ad un amico
Una analisi della Havard Law School ripercorre le iniziative 2021 dell'Authority Usa, a partire dalla serie di lettere inviate alle aziende, focalizzate sulla ricerca della "materialità". Può essere il preludio a un intervento regolatorio

La Sec si prepara a intervenire in maniera “normativa” sulla questione climate-related disclosure. Lo anticipa un’analisi della Harvard Law School on Corporate Governance, pubblicata la scorsa settimana, in cui gli autori ripercorrono l’accelerazione 2021 della Consob americana sul fronte del reporting Esg.

In particolare, la riflessione, intitolata Sec Form 10-K Comments Regarding Climate-Related Disclosures, passa in rassegna i contenuti di una serie di missive inviate dall’Authority Usa negli ultimi mesi direttamente alle società, in relazione alla disclosure sul clima. «Queste lettere – si legge nell’analisi – hanno affrontato una combinazione, ma non necessariamente tutti, dei seguenti argomenti che chiedono alle aziende di:

  • Rivelare le considerazioni che l’azienda ha fatto per fornire lo stesso tipo di informazioni relative al clima nei documenti SEC così come nei rapporti di sostenibilità aziendale.
  • Identificare e quantificare qualsiasi spesa di capitale rilevante passata e/o futura per iniziative legate al clima.
  • Nella misura in cui è rilevante, quantificare o discutere gli effetti fisici significativi del cambiamento climatico sulla proprietà o sulle operazioni dell’azienda.
  • Nella misura in cui è rilevante, rivelare qualsiasi impatto legato al clima sul costo o sulla disponibilità dell’assicurazione.
  • Identificare o quantificare qualsiasi costo di conformità materiale relativo al cambiamento climatico, compresi i costi di conformità associati alle normative ambientali pertinenti.
  • Divulgare qualsiasi rischio materiale di controversia legato al cambiamento climatico e il potenziale impatto sull’azienda.
  • Divulgare gli effetti materiali dei rischi di transizione relativi al cambiamento climatico che possono influenzare l’attività, la condizione finanziaria e i risultati delle operazioni dell’azienda, come i cambiamenti politici e normativi che potrebbero imporre oneri operativi e di conformità, le tendenze del mercato che potrebbero alterare le opportunità di business, i rischi di credito o i cambiamenti tecnologici.
  • Nella misura in cui è materiale, rivelare l’acquisto o la vendita da parte dell’azienda di crediti di carbonio o compensazioni e qualsiasi effetto materiale sull’attività dell’azienda, sulla condizione finanziaria e sui risultati delle operazioni».

Un aspetto chiave (e ricorrente) è quello della materialità delle informazioni rilevate e condivise. Su questo aspetto, si chiedono gli autori, occorre comprendere quali siano i parametri della Sec per la materialità, nonché se la Sec intenda forzare il reporting delle aziende verso questa direzione. Oppure, se l’attività proseguirà con lettere di incentivo ad personam.

Il percorso della Sec nel 2021, ricordano gli autori, è stato chiaro nella direzione verso gli Esg. «La Division of Enforcement dell’Authority – si legge –  ha annunciato la creazione di una task force sulle questioni climatiche ed Esg. Ci risulta che lo staff di questa divisione Sec sia interessato a perseguire tali questioni. È possibile, quindi, che queste lettere di commento possano portare all’interesse della task force».

Lo scambio epistolare, come detto, potrebbe essere anche il preludio (una sorta di consultazione) a un intervento più trasversale con l’adozione di un provvedimento di compliance. «La Sec – conclude l’analisi – non ha annunciato una data di incontro per considerare una proposta di regolamento relativo al cambiamento climatico. Ma prevediamo che la Sec possa considerare questo argomento nel 2021».

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