La Sec annuncia una stretta sui fondi privati
La Securities and Exchange Commission (Sec) ha annunciato di aver votato favorevolmente per proporre nuove regole ed emendamenti per migliorare la regolamentazione per i consulenti di fondi privati e per proteggere gli investitori aumentando la trasparenza, la concorrenza e l’efficienza in un mercato che vale 18 trilioni di dollari.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 286 “Sec sostiene una stretta di regole per i fondi privati”), le regole imporrebbero ai consulenti di fondi privati registrati presso la Sec di fornire agli investitori una disclosure trimestrale delle informazioni relative a commissioni, spese e prestazioni del fondo. Vieterebbero anche ai consulenti di fondi privati, compresi quelli non registrati presso la Sec, di fornire un trattamento preferenziale a determinati investitori.
Inoltre, le proposte renderebbero obbligatorio documentare per iscritto la revisione annuale di politiche e procedure di conformità di hedge fund e gruppi di private equity. Infine, vieterebbero alcune commissioni addebitate dalle società di buyout e costringerebbero le società di buyout che vendono asset da un fondo all’altro a ricevere una valutazione finanziaria indipendente.
In precedenza la Sec aveva avvertito di ritenere queste attività «contrarie all’interesse pubblico». Prima di essere attuate, le regole proposte dovranno passare per un periodo di commento pubblico.
«I consulenti di fondi privati, attraverso i fondi che gestiscono, toccano davvero molto la nostra economia. Perciò, vale la pena chiedersi se possiamo promuovere una maggiore efficienza, concorrenza e trasparenza in questo campo», ha affermato Gary Gensler, presidente della Sec. «Appoggio questa proposta perché, se adottata, aiuterebbe da una parte gli investitori in fondi privati, e dall’altro le aziende che raccolgono capitali da questi fondi ».
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