Le istituzioni della moda si confrontano con la sostenibilità. Ieri, infatti, Sistema Moda Italia e Antia (Associazione Nazionale Tecnici Professionisti Sistema Moda) hanno organizzato a Dossobuono di Villafranca (Verona) il convegno “L’impresa Sostenibile –Il valore della sostenibilità per il Made In”. L’iniziativa si è focalizzata «sul concetto fondamentale – si legge in una nota – che la sostenibilità dovrà diventare un asset indispensabile di ogni azienda operante in questo segmento di mercato. La sostenibilità ambientale e sociale delle imprese italiane si sta dimostrando un argomento di investimento verso un mondo di consumatori sempre più preparati e disposti a scegliere prodotti moda realizzati e distribuiti secondo nuove policy eticamente corrette».
Al convegno hanno partecipato, come relatori, Piermario Barzaghi (Kpmg Advisory) e Francesca Rulli (Process Factory). Hanno evidenziato come «i consumatori stanno cambiando l’approccio e sono disposti a spendere di più per avere prodotti più ecosostenibili». Altro focus point operativo, emerso dalle relazioni dei tecnici, è quello relativo al concetto che «la sostenibilità non è un costo per le imprese, ma genera un business sano e duraturo per l’azienda stessa e per le risorse umane che operano all’interno di essa».
Gli speech sono stati seguiti da una tavola rotonda alla quale hanno partecipato: Andrea Crespi – Eurojersey Spa e Consigliere Delegato per la sostenibilità di Sistema Moda Italia, Alfonso Saibene Canepa – Canepa Spa e Luca Galvani – Giorgio Armani Operations Spa, moderati dal Cinzia Zuccon Morgani – Giornale di Vicenza.
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