La Global Reporting Initiative compie 20 anni e, in questi due decenni, ha assistito al un’evoluzione costante nella richiesta di dati ambientali, sociali e di governo societario (Esg). Il lancio della sua prima bozza di linee guida per il reporting di sostenibilità risale al 1999, quando soltanto poche aziende facevano disclosure su temi Esg. Oggi, invece, il 93% delle maggiori società mondiali per fatturato pubblica informazioni sulle proprie prestazioni di sostenibilità, e di queste, i tre quarti utilizzano il framework GRI. Non solo: investitori, mercati e governi utilizzano sempre più i dati dell’Organizzazione internazionale indipendente per indirizzare gli investimenti e le decisioni politiche.
«Guardando indietro, agli obiettivi che abbiamo fissato per le linee guida originali nel marzo 1999, ossia elevare e standardizzare il reporting di sostenibilità a livello globale, abbiamo fatto molta strada – afferma l’ad del Gri, Tim Mohin -. Oggi, la rendicontazione della sostenibilità è entrata a far parte del commercio globale ed è considerata una necessità aziendale. Board, chief finance officer e investitori e prendono atto e fanno degli Esg una parte integrante del loro processo decisionale».
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