La Cop29 si chiude con un accordo da 300 mld
Alla fine della Conferenza sul clima delle Nazioni Unite, Cop29, i Paesi partecipanti hanno siglato un accordo finanziario da 300 miliardi di dollari che gli Stati più ricchi dovranno fornire alle nazioni in via di sviluppo entro il 2035 per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 394 “Cop29, accordo da 300mld per il clima”), l’intesa è stata conclusa grazie a un importante sforzo diplomatico dell’ultimo minuto durante la notte dopo l’ultimo giorno del vertice, ospitato dall’11 al 22 novembre a Baku in Azerbaijan.
Per due settimane, infatti, i negoziati sono rimasti bloccati sulle dimensioni e la forma dello storico accordo. Alla fine la bozza di risoluzione offriva 250 miliardi, ma i Paesi più poveri, che ne chiedevano oltre mille, si sono rifiutati di firmare e hanno minacciato di lasciare il vertice senza un accordo.
Alla fine il compresso è stato accettato con la promessa di rivedere l’obiettivo tra cinque anni.
Un altro tema che ha diviso i partecipanti è stato l’inclusione di un riferimento esplicito ai prossimi passi nella transizione dai combustibili fossili, bloccato dalle nazioni ancora dipendenti dai combustibili fossili.
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