La Cina ampia i settori che devono pagare le emissioni

18 Set 2024
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Il ministro dell’Ambiente della Cina ha annunciato che il Paese espanderà il suo mercato nazionale di scambio di carbonio per includere le industrie dell’acciaio, dell’alluminio e del cemento alla fine dell’anno.

Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 383 “Cina, nuova stretta alle emissioni dei settori inquinanti”), la mossa, che rientra nella strategia per spingere i settori inquinanti a ridurre le emissioni, era già stata prevista dal mercato prima dell’annuncio ufficiale, riporta la testata finanziaria Bloomberg.

Nel 2025, quindi, i produttori di acciaio, alluminio e cemento dovranno affrontare costi aggiuntivi per l’emissione di carbonio. Inoltre, Pechino punta a includere altri sette settori nel mercato nazionale di scambio di carbonio, con l’obiettivo di coprire il 70% delle sue emissioni totali entro la fine del decennio.

Le autorità cinesi sperano che inducendo le aziende a ridurre le emissioni, aiuteranno ad ammorbidire il contraccolpo della nuova tariffa sul carbonio, la Carbon Border Adjustment Mechanism (Cbam), che sarà imposta dall’Unione europea a partire dal 2026.

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