La carica delle 110 pmi che valorizzano il talento femminile
Sono 110 le aziende finaliste della seconda edizione del premio “Women Value Company Intesa Sanpaolo” che, istituito da Fondazione Marisa Bellisario e Gruppo Intesa Sanpaolo, incoraggia l’attuazione di politiche concrete e innovative di gestione della gender diversity. ll premio, giunto al secondo anno, è riservato alle piccole e medie imprese che si distinguono nella valorizzazione del lavoro femminile e nella gestione della gender diversity, attuando politiche e strategie volte a garantire pari opportunità e riconoscimenti di carriera. L’obiettivo è coinvolgere il mondo delle imprese in un percorso di empowerment femminile, dando visibilità alle pratiche più virtuose e innovative.
Le imprese sono quindi state selezionate per la loro capacità di valorizzare il merito e il talento femminile, in base ai requisiti richiesti dal bando, tra le oltre 460 che si sono autocandidate. Tutte le imprese selezionate riceveranno un riconoscimento, nel corso di tre incontri a Milano, Roma e Vicenza, durante i quali saranno condivise le esperienze più virtuose . Mentre saranno annunciate il prossimo 15 giugno le due imprese vincitrici, durante la XXX edizione del Premio Marisa Bellisario “Donne ad alta quota”.
In Italia il tasso di attività femminile è tra i più bassi in Europa: 55,9% nel 2017 sul totale delle donne in età 15-64 anni (peggio di noi solo la Macedonia e la Turchia), anche se in crescita di 4,8 punti percentuali rispetto al 2010, e con un picco dell’80,8% per le donne con livelli educativi più elevati. Le evidenze emerse dalla presentazione di Ilaria Sangalli, economista della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, hanno invece messo in luce l’importanza di mettere le donne al centro delle strategie di crescita dell’imprenditoria italiana, anche considerato l’enorme potenziale ancora inespresso. Tuttavia si notano continui miglioramenti, con una crescita di 4,8 punti percentuali rispetto al 2010, con il tasso di attività femminile che raggiunge l’80,8% per le donne con livelli educativi più elevati. Crescono anche le imprese femminili: secondo i dati Unioncamere, nel 2017 le imprese femminili sono oltre 1.331.000 – 10.000 in più rispetto all’anno precedente, quasi 30.000 in più rispetto al 2014 – con un aumento costante che porta al 21,86% la quota sul totale delle imprese. In particolare è da sottolineare come siano in crescita le imprese più strutturate: le società di capitali condotte da donne, infatti, sono aumentate di quasi il 17% nel 2017, arrivando a rappresentare oltre il 21% delle imprese femminili (circa 284.000).
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