La Bei teme il Gar: può creare un “disastro reputazionale”

16 Gen 2025
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La Banca europea per gli investimenti (Bei), che si autodefinisce “la banca del clima”, rischia un grave colpo alla propria reputazione a causa delle nuove regole di reporting sulla sostenibilità imposte dall’Unione Europea. Infatti, come anticipato nella Rassegna stampa aumentata ESG/ 396 di questa settimana, una lettera interna, trapelato alla stampa, ha rivelato le preoccupazioni della banca riguardo l’introduzione del Green Asset Ratio (Gar), un parametro che misura la proporzione di attivi considerati sostenibili secondo i criteri della tassonomia Ue. Secondo Jean-Christophe Laloux, capo delle operazioni della Bei, il Gar della banca si attesterebbe intorno all’1%, in netto contrasto con il Climate Action Ratio attuale, che supera il 50% basandosi su metriche definite dalla stessa Bei.

Laloux ha avvertito che questa discrepanza potrebbe portare a un “disastro reputazionale”, suggerendo di posticipare l’adozione delle nuove regole e negoziare modifiche al regolamento con la Commissione europea. Le critiche si concentrano sulla complessità delle norme e sul rischio che queste penalizzino investimenti considerati verdi, scoraggiando paradossalmente l’azione climatica delle istituzioni politiche come la Bei.

Peraltro, la Bei si è già confrontata con critiche sui criteri adottati per valutare i progetti. Anna Roggenbuck di Cee Bankwatch ha sottolineato che «la banca non è trasparente nel calcolo delle emissioni di carbonio dei progetti, rendendo impossibile una verifica esterna». Julia Symon, di Finance Watch, ha aggiunto che la Commissione deve trovare un equilibrio tra il sostegno alla transizione energetica e la riduzione degli oneri burocratici per le banche.

Nonostante le critiche, la Bei ha dichiarato di aver investito nel 2023 circa 44,3 miliardi di euro in progetti sostenibili, pari al 60% del totale dei prestiti concessi. La banca ha affermato di collaborare con la Commissione europea per ricalibrare le regole di reporting e garantire che tutti gli investimenti verdi siano adeguatamente incentivati.

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