I Joint Impact Indicators allineati a Iris+ e Hipso
Da Giin e Ifc nuove metriche per l’impatto
La scorsa settimana il panorama degli investimenti impact si è arricchito di un nuovo set di metriche che ha l’obiettivo di coadiuvare gli investitori nella misurazione e, in particolare, nella rendicontazione dell’impatto delle loro attività finanziarie. Si tratta dei Joint Impact Indicators (Jii), indicatori “di alto livello” elaborati dalla International Finance Corporation (Ifc), membro del World Bank Group, il Global Impact Investing Network (Giin), e un gruppo di impact investor. Come riportato anche dalla rassegna sostenibile di questa settimana (Et.Observer/252 – Impact, arrivano le metriche Jii) l’obiettivo dei parametri Jii è quello di «aiutare a veicolare il potenziale da 26mila miliardi di dollari del mercato dell’impact investing», ossia il potenziale di investimento quantificato lo scorso anno dalla World Bank.
Le nuove metriche rappresentano uno strumento in più nella “cassetta degli attrezzi” degli investitori impact e sono state costruite in modo da essere allineate ai due set di indicatori maggiormente utilizzati a livello mondiale: l’Impact Reporting and Investment Standards (Iris) del Giin, già implementato nell’estate del 2019 con Iris+ (vedi l’articolo L’impatto si misura con Iris+) e l’Harmonized Indicators for Private Sector Operations (Hipso), cui aderiscono quasi 30 istituzioni finanziarie di sviluppo di tutto il mondo.
Le aree comuni a tutti gli investimenti a impatto individuate nello sviluppo dei Jii sono a oggi l’uguaglianza di genere, il lavoro e il clima ma, come specificato dagli stessi ideatori, nelle prossime settimane sarà allargato il perimetro per un lo sviluppo di ulteriori allineamenti ad altri temi impact. I Jii oggi sono comunque “ospitati” sulla piattaforma Iris+ e sul sito web di Hipso.
MISURAZIONE DELL’IMPATTO. DEFINIRE UN AMBITO MINIMO
I Jii aiuteranno a ridurre l’onere del reporting per le società partecipate e ad aumentare la disponibilità di dati di impatto comparabili per implementare il processo decisionale. «Mentre riconosciamo che c’è molto lavoro da fare per armonizzare completamente la misurazione dell’impatto e il reporting, questo è un importante passo avanti per il settore», ha detto Issa Faye, Director of Sector Economics and Development Impact di Ifc. Secondo i responsabili della definizione delle nuove metriche si tratterebbe, infatti, del primo passo verso l’identificazione di un nucleo di indicatori che può aiutare a definire «un ambito minimo per la misurazione dell’impatto e per la sua rendicontazione».
La presenza di indicatori comuni rappresenta la chiave di volta per una definizione univoca degli investimenti impact, che porta di conseguenza alla loro comparabilità, permettendo di stabilire quali investimenti sono in grado di generare maggiore impatto «E questo è cruciale, in quanto le sfide che il mondo affronta sono troppo urgenti perché il capitale possa “sottoperformare”», ha dichiarato Amit Bourit, Ceo del Giin.
L’approccio è anche in linea con gli Operating Principles for Impact Management lanciati nel 2019 e già adottati da quasi 120 istituzioni finanziarie di 30 Paesi (tra queste l’italiana Cassa depositi e prestiti) che gestiscono oltre 360 miliardi di dollari in attività a impatto (vedi l’articolo World Bank: 9 principi per l’impact).
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