Iren presenta le 12 sfide Esg del 2024. E premia le tesi
Il rapporto dell’azienda con il sistema in cui agisce, l’attenzione al territorio che la ospita, la cura degli stakeholder con cui si interfaccia e l’impegno ad innovare: sono questi gli ambiti Esg che guideranno lo sviluppo sostenibile nel 2024, sui quali dunque sarà prioritario agire e richiamare l’attenzione nell’immediato futuro. Attorno a questi cluster si sviluppano le dodici sfide 2024 identificate da Iren tenendo in considerazione un orizzonte temporale di breve periodo, appunto l’anno che ci si presenta davanti.
Le sfide del progetto ESG Challenge sono state presentate ieri in un evento in Gallerie d’Italia, nella centralissima piazza San Carlo di Torino, aperto dagli interventi istituzionali di Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren, e Stefano Lo Russo, sindaco della città, e proseguita con un intervento di Mario Rasetti, professore emerito di Fisica Teorica del Politecnico di Torino e Presidente del Comitato Scientifico di Centai. A seguire, tre tavole rotonde dedicate a “Innovazione e finanza”, “Futuro ESG” e “Agenda Onu 2030 e principi Esg”, arricchite da contributi di personalità di spicco del dibattito scientifico quali Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, ed Enrico Giovannini, direttore scientifico di Asvis.
«Il Premio ESG Challenge Iren – ha commentato Dal Fabbro – ha l’obiettivo di stimolare sia nella comunità economica e finanziaria che in quella accademica, la discussione sui temi Esg e sul valore della sostenibilità come driver di sviluppo per il Paese. Questo appuntamento è diventato uno dei momenti di dibattito responsabile, a livello valoriale e manageriale, che il Gruppo Iren condivide con tutti i player che agiscono nell’ambito del suo ecosistema e, nello specifico, si candida a divenire uno degli appuntamenti più accreditati per una riflessione concreta sul futuro energetico ed industriale del sistema Paese».
LE DODICI SFIDE
Per quanto riguarda il primo ambito, l’azione dell’azienda sul sistema, le sfide sono quattro:
- ridisegnare il suo rapporto con la comunità, di cui l’azienda è parte attiva
- coinvolgere i soggetti privati nel mettere a terra gli impegni globali sulla riduzione delle emissioni
- accelerare lo sviluppo dell’economia circolare
- promuovere una transizione giusta, inclusiva e prospettica.
Passando al rapporto con il territorio, sarà cruciale:
- la gestione dell’impatto
- mettere le persone al centro dell’azienda (siano essi dipendenti, clienti e cittadini)
- creare una cultura ESG di filiera.
C’è poi la relazione con gli stakeholder:
- la definizione di modelli e processi di relazione
- il riconoscimento e la valorizzazione delle nuove competenze professionali.
E infine l’innovazione, ambito che avrà al centro:
- la misurazione delle performance ESG
- la diffusione di una finanza sostenibile
- il tema dell’intelligenza artificiale.
LE 10 TESI
L’evento si è concluso con la premiazione delle 10 migliori tesi sulle tematiche della sostenibilità e dei principi Esg, tra le oltre 120 che hanno partecipato alla seconda edizione dell’iniziativa. Un insieme di elaborati che si distingue per la pluralità degli argomenti trattati, dalla produzione di energia elettrica al rispetto dei diritti umani nella catena di produzione, passando per il ruolo della letteratura nella transizione climatica, la disclosure delle performance finanziarie e di Csr o lo stoccaggio del gas. Questo a dimostrazione della trasversalità del concetto di sviluppo sostenibile e della necessità di adottare un approccio multidisciplinare nei suoi confronti.
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