La gestione dei rifiuti di una casa automobilistica può essere una grande opportunità di investimento. Secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, Osmosis Investment Management, che gestisce 250 milioni di dollari attraverso strategie che includono il monitoraggio della gestione dei rifiuti, della efficienza idrica ed energetica delle società, ad aprile, e in confronto con l’anno precedente, sta riuscendo a battere di 3,76 punti percentuali il suo benchmark Msci.
La gestione dei rifiuti, oltre che dimostrare le buone pratiche ambientali da parte di una società, è anche indice di buona governance, e in alcuni casi della capacità di una azienda di generare ricavi da quelli che sono solitamente dei costi. È il caso di General Motors, che nel 2015 ha utilizzato le bottiglie di plastica buttate dai propri dipendenti per produrre delle parti di un modello di auto. La società ricicla ad oggi circa l’85% dei propri rifiuti, ma punta a raggiungere il 100% entro il 2020.
Molte buone pratiche, e dunque opportunità per gli investitori, rischiano però di rimanere nascoste. Sempre secondo i dati di Bloomberg, infatti, solo una società su cinque nel settore automotive che produce un report di sostenibilità include in questo report informazioni rispetto alla gestione dei rifiuti.
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