Indagine Mercer, sempre più Esg nei compensi del ceo e del board
«Registriamo con favore numerosi segnali che attestano come i criteri Esg (Environmental, Social, Governance) siano entrati a pieno titolo tra le metriche all’attenzione dei Board italiani». Con queste parole Marco Valerio Morelli, amministratore delegato Mercer Italia, ha commentato la tendenza emersa dallo studio annuale sui compensi dei consigli di amministrazione delle società appartenenti all’Indice Ftse Mib, finalizzato ad analizzare livelli e strutture retributive dei relativi vertici aziendali. Quella sul 2018 è la settima analisi consecutiva realizzata dalla società di consulenza direzionale e per organizzazione, gestione e sviluppo del capitale umano. Lo studio presenta le evidenze riscontrate su 36 aziende facenti parte dell’indice.
La ricerca, si legge in una nota, mostra per il 2018, anno di performance azionarie deboli per l’indice, una sostanziale continuità, o una lieve flessione, nelle remunerazioni degli amministratori delegati. Un trend recente, evidenziato dall’analisi di quest’edizione, ha a che fare con la sempre maggiore sofisticazione degli strumenti di incentivazione variabile, tanto da rendere sfumato il tradizionale binomio breve e lungo termine. Anche in materia di politiche retributive, risulta evidente la sempre maggior presenza delle tematiche Esg e un forte attivismo degli investitori istituzionali, da cui nasce un maggior rilievo sull’importanza della comunicazione con tutti gli stakeholders. E ancora. Per la prima volta la ricerca registra, oltre alla rappresentatività della Diversity nei board in costante miglioramento, un amministratore delegato donna nel panel indagato.
Marco Valerio MorelliMercerstudiericerche