Indagato il capo di Barclays: «Voleva identificare un whistleblower»
«Le autorità finanziare inglesi hanno aperto un’indagine sul numero uno della Barclays, Jes Staley, accusato di aver tentato di identificare il whistleblower “reo” di aver segnalato un associato portato da Staley stesso all’interno dell’istituto bancario».
Lo fa sapere Transparency International. Che aggiunge: «L’ad per due volte avrebbe tentato di utilizzare il team che si occupa della sicurezza interna di Barclay per rintracciare due lettere anonime inviate lo scorso giugno al Consiglio di Amministrazione e a un dirigente. Le lettere puntavano il dito contro Tim Main, già collega di Staley in Jp Morgan, poi reclutato in Barclays per ricoprire un ruolo apicale. Ad esser messa sotto accusa era l’adeguatezza del processo di reclutamento seguito da Barclays».
L’amministratore delegato di Barclays rischierebbe da un minimo di 1,3 milioni di sterline fino all’ipotesi di addio alla sua poltrona di numero uno del gruppo.
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