Incentivi alle fonti rinnovabili non fotovoltaiche, le novità per il 2016
Il ministero dello Sviluppo economico ha messo a punto la bozza di decreto per gli incentivi alle fonti rinnovabili non fotovoltaiche, dall’eolico alle biomasse, atteso da inizio anno. Il testo fissa in 5,8 miliardi il tetto massimo di incentivazione (oltre 5,7 miliardi l’attuale livello già raggiunto dal contatore Gse). Il decreto fissa un doppio limite temporale, ponendo allo stesso tempo anche il tetto massimo di risorse a disposizione. “L’accettazione di richieste di accesso ai meccanismi di incentivazione – si legge – cessa decorsi 30 giorni dal raggiungimento della prima fra le seguenti date: il primo dicembre 2016” o, in alternativa, “la data di raggiungimento di un costo indicativo massimo degli incentivi di 5,8 miliardi di euro l’anno”.
Di fatto non si scavalcherà quindi la fine del 2016. Il tetto di risorse è molto prossimo al livello della spesa già impegnata e registrata dal Gse. Tuttavia, una delle novità fondamentali del provvedimento sta nella modifica della modalità di calcolo rispetto al precedente decreto del 2012.
La bozza del decreto sugli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili è già stata trasmessa all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico e alla Conferenza unificata, per acquisire i relativi pareri.
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