Il Parlamento Ue chiede misure vincolanti per l’economia circolare
Il Parlamento europeo ha votato una risoluzione in cui si chiede l’introduzione di requisiti vincolanti per l’attuazione del piano sull’economia circolare dell’Ue, proposto dalla Commissione lo scorso marzo 2020.
La richiesta che arriva da Strasburgo punta all’implementazione di obiettivi specifici per il 2030 sull’impronta ecologica dei materiali e dei consumi per l’intero ciclo di vita dei prodotti e per ogni categoria di prodotto immessa sul mercato europeo. A questo fine, la risoluzione sollecita la Commissione a predisporre e introdurre degli indicatori armonizzati, comparabili e uniformi sull’impronta ecologica dei materiali e dei consumi dei prodotti entro il 2021.
Il parlamento europeo esorta inoltre la Commissione a presentare una nuova normativa nel 2021 che estenda l’ambito di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile per includere i prodotti non legati all’energia. Una simile legislazione dovrebbe stabilire delle norme specifiche per far sì che i prodotti immessi sul mercato dell’Ue forniscano prestazioni, durabilità, riutilizzabilità, riparabilità, non tossicità, possibilità di miglioramento, riciclabilità, contenuto riciclato ed efficienza dal punto di vista energetico.
«La transizione verso un’economia circolare è un’opportunità economica per l’Europa e dovremmo coglierla in pieno», ha affermato il relatore della risoluzione, Jan Huitema (Renew Europe). «L’Europa non è un continente ricco di risorse, ma che possiede le competenze, conoscenze, capacità di innovare e sviluppare le tecnologie necessarie per costruire una società senza sprechi».
Durante il dibattito, i parlamentari europei hanno sottolineato che il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal sarà possibile solo se l’Ue implementerà un modello di economia circolare in grado di creare nuovi posti di lavoro e opportunità commerciali. Allo stesso modo, la normativa europea sui rifiuti richiede di essere implementata in maniera più approfondita e sono necessarie ulteriori misure per settori e prodotti chiave quali il tessile, la plastica, l’imballaggio e l’elettronica.
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