Febaf: «Database Esap? Sì ma senza doppia normativa»
La Federazione Italiana Banche Assicurazioni e Finanza (Febaf) ha partecipato alla consultazione promossa dall’Europa sulla proposta di un European Single Access Point (Esap, si legga anche l’articolo “Dati Esg: verso il database Esap“).
La Federazione ha espresso supporto all’iniziativa accettando la sfida dei dati Esg ma sottolineando l’esigenza di salvaguardare i principi di proporzionalità e gradualità. «La completezza delle informazioni che le aziende dovranno fornire non dovrà comportare un fardello più pesante per gli obblighi di reporting e compliance, specialmente per le Pmi. Per farlo è auspicabile armonizzare la legislazione europea evitando duplicazioni non necessarie», ha scritto Febaf nella sua newsletter diramata ieri aggiungendo come la governance e il finanziamento della piattaforma dovrebbe essere una prerogativa delle istituzioni e delle autorità europee.
L’Esap punta a istituire una piattaforma unica e standardizzata a livello europeo per la raccolta delle informazioni finanziarie e non finanziarie. La consultazione pubblica della Commissione europea si è chiusa il 12 marzo. L’istituzione dell’Esap rappresenza la prima azione del nuovo Piano d’azione per l’Unione del mercato dei capitali (Cmu) e ha due obiettivi: facilitare l’accesso e l’uso delle informazioni pubbliche per incoraggiare gli investimenti a livello europeo e migliorare la qualità delle informazioni fornite dalle società e dagli operatori finanziari, con particolare attenzione ai fattori Esg.
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