Il Parlamento Ue spinge gli obiettivi della Cop29
Il Parlamento Ue scende in campo in vista di Cop29. Nei giorni scorsi, infatti, la Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare dell’emiciclo ha adottato le sue richieste per la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, prevista dall’11 al 22 novembre 2024 a Baku (Azerbaigian). La Cop29 mira a definire un nuovo obiettivo collettivo per fornire sostegno finanziario all’azione globale per il clima mentre i Paesi stanno sviluppando nuovi impegni climatici nell’ambito dell’Accordo di Parigi, che dovranno essere comunicati all’inizio del 2025.
La risoluzione della Commissione del Parlamento, adottata con 54 voti a favore, 23 contrari e quattro astensioni, chiede a tutti i Paesi di concordare un nuovo obiettivo collettivo per il finanziamento del clima. Secondo i deputati, questo obiettivo dovrebbe essere socialmente equo, allineato al principio “chi inquina paga” e basato su una varietà di fonti di finanziamento pubbliche, private e innovative. Essi ribadiscono la richiesta del Parlamento di un meccanismo di finanziamento dell’Ue prevedibile che fornisca un sostegno adeguato per rispettare gli impegni dell’Ue in materia di finanziamento del clima.
Eliminare i combustibili fossili e i relativi sussidi
I deputati chiedono che la Cop29 coordini un “segnale inequivocabile” come seguito all’impegno della Cop28 di abbandonare i combustibili fossili. Il testo sottolinea che la graduale eliminazione dei combustibili fossili è necessaria e tecnologicamente fattibile. I deputati incoraggiano tutti i Paesi a eliminare gradualmente tutti i sussidi diretti e indiretti ai combustibili fossili il prima possibile e a riassegnare queste risorse all’azione per il clima.
Adottare meccanismi di tariffazione del carbonio a livello mondiale
I deputati si rammaricano che le soluzioni di tariffazione del carbonio coprano solo il 24% delle emissioni globali, una percentuale troppo bassa per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Chiedono alla Commissione di incoraggiare e sostenere ulteriormente altri Paesi a introdurre o migliorare i meccanismi di tariffazione del carbonio, seguendo l’esempio delle iniziative dell’Ue, come il sistema di scambio di emissioni e il meccanismo di aggiustamento delle frontiere del carbonio.
La risoluzione ribadisce la necessità di intensificare gli sforzi a livello mondiale per combattere l’inquinamento idrico, chimico e plastico, nonché per ridurre le emissioni di metano e quelle derivanti dal trasporto marittimo internazionale, dall’aviazione e dall’agricoltura.
I prossimi passi
La risoluzione sarà sottoposta al voto dell’Assemblea generale durante la sessione plenaria del 13-14 novembre.
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