Il Freedom of Information Act per l’Italia presentato oggi ai parlamentari
Il premier Matteo Renzi l’aveva promesso nel suo discorso di insediamento al governo il 24 febbraio scorso: «…non semplicemente il Freedom of Information Act, ma un meccanismo di rivoluzione nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione tale per cui il cittadino può verificare giorno dopo giorno ogni gesto che fa il proprio rappresentante». Le 30 organizzazioni della società civile riunite nel progetto Foia4Italy hanno preso il primo ministro in parola e hanno redatto una proposta di legge che oggi, mercoledì 18 alle 11.00, sarà presentata a ai parlamentari di tutti gli schieramenti in un incontro alla Camera.
La proposta presentata integra i suggerimenti raccolti durante la consultazione aperta e online lanciata nell’autunno del 2014 è pensata per espandere l’attuale regolamentazione sull’accesso civico (legge 33/2013) e sull’accesso agli atti (legge 241/1991) in maniera fortemente innovativa e finalmente al passo con i nuovi strumenti digitali e la normativa internazionale in materia di trasparenza.
Tra i punti più importanti, l’articolo 5 che ribalta il rapporto tra istituzioni e cittadini a favore di quest’ultimo. Non è infatti più il cittadino a dover dimostrare il proprio interesse a conoscere un determinato dato o documento (il cosiddetto “need to know”), ma è l’amministrazione – se intende negare l’accesso all’informazione o al documento – a dover provare l’esistenza di ragioni (previste per legge) che impediscano di soddisfare la richiesta del cittadino (“right to know”).
Nel corso della conferenza stampa saranno illustrati i punti centrali della proposta, l’abbattimento dei costi che potrà generare e le prossime iniziative della campagna di Foia4Italy.
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