Il Consiglio Ue approva la direttiva Green Claims
Il Consiglio Ue ha recentemente adottato la sua posizione sulla direttiva Green Claims, stabilendo l’orientamento generale per i negoziati con il Parlamento europeo sulla forma finale della direttiva proposta dalla Commissione nel marzo 2023, che dovrebbero iniziare nel nuovo ciclo legislativo (leggi l’articolo Direttiva Green claim a rischio “sgambetto”).
Uno dei cambiamenti chiave proposti dal Consiglio riguarda l’uso dei crediti di carbonio per fare affermazioni relative al clima, come “carbon neutral” o “net zero”. La proposta della Commissione richiedeva la separazione degli offset utilizzati dalle riduzioni delle emissioni di gas serra e una specificazione se gli offset riguardavano riduzioni o rimozioni delle emissioni. La posizione del Consiglio distingue tra “dichiarazioni di offset“, che utilizzano crediti di carbonio per bilanciare una quota di emissioni per raggiungere il net zero, e “dichiarazioni di contributo“, che usano i crediti di carbonio per contribuire all’azione climatica. Solo le dichiarazioni di offset devono dimostrare un obiettivo di net zero, mostrare progressi verso la decarbonizzazione e divulgare la percentuale totale di emissioni di gas serra compensate.
La posizione del Consiglio offre anche maggiore flessibilità rispetto alle proposte della Commissione che avrebbero richiesto che le dichiarazioni ambientali fossero verificate da esperti indipendenti di terze parti. Introduce una nuova procedura per esentare alcuni tipi di dichiarazioni ambientali esplicite dalla verifica di terze parti, consentendo alle aziende idonee di dimostrare la conformità con le nuove regole completando un documento tecnico. Inoltre, gli schemi di etichettatura regolati dalla legge dell’Ue o nazionale sarebbero esentati dalla verifica di terze parti, a condizione che rispettino gli standard dell’Ue.
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