Il 55% degli italiani pronto a portafoglio 100% Esg
Più della metà degli investitori italiani (55%) è pronto ad abbracciare l’idea di un portafoglio di investimento interamente sostenibile, posto che i livelli di rischi, diversificazione e commissioni restino gli stessi; risposte in linea con il dato globale che si attesta al 57 per cento. È uno dei risultati centrali della ricerca Schroders Global Investor Study 2021, indagine annuale che ha coinvolto oltre 23.000 persone in 33 Paesi.
Sorprendentemente lo spaccato generazionale mostra che i più inclini ad accogliere un approccio agli investimenti sempre più responsabile non sono gli investitori più giovani, ma quelli in età compresa tra 51 e 70 anni (58%), seguiti dai più giovani (18-37 anni) e dagli over 71 (entrambi con il 52%) e infine dalla fascia d’età 38-50 (49%).
A livello di motivazioni, il 36% degli italiani ha indicato di apprezzare gli investimenti sostenibili per le implicazioni che hanno sulla società e il 49% per le implicazioni sull’ambiente, in linea con i dati globali rispettivamente del 39% e 52 per cento.
A colpire però è un’altra percentuale: ben il 40% degli investitori italiani ha affermato di trovarli attraenti per il profilo di rendimento che possono offrire, dato superiore rispetto al 38% degli investitori globali. È interessante notare che gli investitori più giovani sembrano essere maggiormente consapevoli del potenziale di rendimento che gli investimenti Esg possono generare: il 54% della fascia 18-37 li ritiene interessanti per il profilo di rendimento, contro il 42% della fascia 38-51 e il 38% degli over 51.
Tuttavia, sebbene il trend complessivo di maggiore apertura agli investimenti sostenibili sia incoraggiante, il margine per ulteriori progressi è ancora ampio: dallo studio di Schroders è emerso infatti che il 48% degli investitori italiani (53% il dato globale) sarebbe incoraggiato ad aumentare la propria allocazione sostenibile se avesse a disposizione dati o prove che dimostrino che tali investimenti generano rendimenti migliori.
Tra gli elementi che potrebbero incoraggiare una maggiore allocazione Esg spiccano una reportistica regolare che dimostri l’impatto sociale e ambientale dei propri investimenti (37% – 40% il dato globale) e una certificazione Esg da parte di un ente terzo (34% – 29% il dato globale).