le classifiche settoriali dell'integrated governance index
IGI 2019, in luce Prysmian e Brembo
Prysmian e Brembo. Sono le due aziende che si sono messe maggiormente in evidenza per il settore Industria e Beni di consumo. Nel 2019 per la prima volta, l’Integrated Governance Index (presentato il 13 giugno alla ESG Business Conference) ha dato disclosure non solo della Top10 e delle classifiche tematiche (finanza, Hr) ma anche dei migliori posizionamenti settoriali. Le aziende partecipanti a IGI 2019, 61 imprese incluse per la prima volta 8 non quotate, sono state classificate in base alle industry di Borsa Italiana e rappresentano sei settori differenti: Energia e utility, Petrolio e gas naturale, Industria, Beni di consumo, Servizi al consumo e Finanza. Ci sono poi quattro aziende che sono state raggruppate sotto la categoria “altro” perché appartenenti ciascuna a una industry diversa (tecnologia, chimica, salute e telecomunicazioni).
La Top3 della macro categorie Energia e petrolio e la Top3 Finanza erano già state sostanzialmente svelate con la Top10 complessiva dell’Index: Snam, Enel e Hera, nel primo caso; Generali, Poste Italiane e Unicredit, nel secondo caso. Si tratta infatti dei due comparti maggiormente in evidenza nell’Index (leggi anche “IGI 2019, la leadership è energetica”), anche in termini di punteggio medio, con le settore dell’Energia e del petrolio che raggiungono in media oltre il 70% dei punti complessivamente ottenibili con l’Index e la Finanza che archivia il 66% in media. Questi due comparti presidiano anche le due principali classifiche tematiche legate all’integrazione degli Esg nell’Area finanza dell’azienda e agli Esg nella funzione Risorse umane.
Per quanto riguarda l’Industria, che rappresenta comunque il comparto più popoloso dell’Index (26% del totale), si sono invece messi in evidenza: Prsymian (già nona nella classifica della Top10 complessiva), Cnh Industrial e Astm. Nella macro categoria Beni e servizi di consumo, il ranking premia Brembo, Ovs e Geox.
Sono riconducibili a questo macro settore anche due delle prime tre aziende del campione “Quotate extra 100”, ossia le società quotate di minori dimensioni che non rientrano per capitalizzazione tra le prime cento di Borsa Italiana. Si tratta di Fnm e Italiaonline.
Elena Bonanni
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