PAPER DEL BIS
I sovereign green spingono i corporate
Lo sviluppo di green bond da parte dei Paesi ha contribuito positivamente al mercato dei bond Esg aziendali, attraverso un incremento del numero e massa di emissioni di tali bond, migliorandone la qualità di disclosure e la diffusione di verifiche green, e aumentando la liquidità di tale mercato e diminuendone lo spread di rendimento. Questi dati emergono dal paper della Banca dei Regolamenti Internazionali (Bis), “Sovereign green bonds: a catalyst for sustainable debt market development?”, attraverso l’analisi di 2.709 corporate green bonds di 63 Paesi tra il 2012 e il 2022.
BACKGROUND
La letteratura empirica sul mondo dei bond dimostra come le prime emissioni di bond nazionali da parte di un Paese porti a benefici sul suo mercato dei bond aziendali, in termini di «migliore informativa sui prezzi, aumento della liquidità, diminuzione degli yield e dei bid-ask spread e diminuzione della volatilità». Gli autori si pongono la domanda se ciò possa avvenire anche nel mondo dei bond Esg, soprattutto visto che, a differenza dei mercati di bond tradizionali, «la tipica sequenza di sviluppo dei mercati di bond si è capovolta, con gli emittenti nazionali che si sono immessi nel mercato Esg solo dopo l’ampia diffusione dei bond sostenibili corporate, non prima».
FERTILIZZANTE GREEN
I risultati del paper mostrano come gli effetti benefici dell’introduzione nel mercato dei primi green bond nazionali si siano presentati anche nel già cresciuto mercato Esg. L’emissione di green bond nazionali è connessa a un aumento della grandezza del mercato dei bond green aziendali, sia lato numero di emissioni sia di loro stazza, con l’effetto maggiore riscontrato soprattutto nei Paesi meno vulnerabili ai rischi climatici e con politiche climatiche più stringenti (vedi grafico, dove “AE” indica economie avanzate ed “EM” mercati emergenti).
L’emissione dei sovereign green bond porta anche a un «aumento della qualità delle disclosure green e degli standard di verifica, coerente con la promozione di una cultura dell’utilizzo di revisori di terze parti e alla promozione delle migliori pratiche di rendicontazione e verifica green».
Infine, lo studio evidenzia l’impatto positivo delle emissioni di green bond nazionali sulla liquidità e il pricing del mercato, aiutando ad aumentare la liquidità e a diminuire gli yield spread dei green bond aziendali.
Questi risultati indicano la forza dei green bond nazionali che, nonostante il ritardo dell’entrata in mercato rispetto ai peer aziendali, riescono comunque a stimolare e a migliorare il già strutturato mercato dei green bond corporate.
Alessandro Fenili
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