Più attenti ai temi della legalità, dell’innovazione, del volontariato e del rapporto con il territorio. Secondo quanto pubblicato da Adnkronos, è l’identikit dei nuovi manager emerso dal sondaggio realizzato da Prioritalia in collaborazione con l’Osservatorio Socialis, Manageritalia e Astra Ricerche che ha coinvolto 400 manager. Il risultato? Solo l’8% dei manager intervistati considera il proprio ruolo professionale slegato dalla responsabilità nei confronti dello sviluppo della società italiana.
Ma nel 92% dei casi, i rispondenti ritengono che essere manager significhi anche mettere a disposizione competenze molto qualificate (59%), farsi portavoce delle necessità altrui presso interlocutori privilegiati (38%), mettere a disposizione il network professionale e relazionale esterno all’azienda (31%), offrire consulenze gratuite (25%).
L’impegno nella e per la società si concretizza soprattutto nella cultura della legalità (47%), qualsiasi azione per migliorare la qualità della comunità (44%) e trasferimento di competenze (38%). Seguono sempre a un buon livello: volontariato (31%) e adesione e/o sostegno all’impegno ad associazioni/onlus (29%), riduzione di sprechi (26%) e tutela del territorio (20%), comportamenti di cittadinanza attiva (per esempio pulire la città, 19%), maggiore trasparenza (18%).
Il 92% dice che è importante che il numero e le azioni di forme organizzate della società (terzo settore e altre) continuino a crescere in Italia. E questo soprattutto perché contribuisce alla diffusione di valori ed esempi positivi (58%) e stimola il senso civico (55%).
Pur non conoscendo la Direttiva Ue 95/2014 sulla comunicazione delle informazioni non finanziarie che dovrà essere recepita entro il 1 gennaio 2017 (l’81,6% dichiara di non conoscerla), il 65% dei manager intervistati afferma che il settore più importante tra quelli indicati dalla Direttiva è la lotta alla corruzione attiva e passiva, seguito dalle informazioni sociali (12,7%) e dalle informazioni sul rispetto dei diritti umani (7,5%).
I manager hanno anche una loro ”ricetta” per far crescere l’importanza di forme organizzate della società: creare momenti di incontro e di scambio tra profit e non profit (54%) e rafforzare le competenze professionali di chi opera in questo ambito con la formazione (52%), ma anche migliorare le proposte progettuali (40%), creare e mettere a disposizione indicatori di affidabilità (32%), migliorare le capacità di rendicontazione (22%), acquisire competenze professionali attraverso il recruiting (13%).
Prioritalia è un’Associazione fondata nel 2012 da Manageritalia, Federmanager, Fenda, Fidia, Sindirettivo, Cida, le più grandi organizzazioni di rappresentanza dei manager italiani. L’obiettivo dichiarato è promuovere l’impegno civile della comunità manageriale al servizio del Paese.
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