governance integrata, indagine sodali sugli investitori esteri
I fondi chiedono disclosure Esg in Borsa
L’EVENTO È STATO SPOSTATO AL 23 GIUGNO 2016
Per il 100% degli investitori internazionali le società italiane non forniscono una disclosure sufficiente sulla governance della sostenibilità, ossia la governance legata all’integrazione dei fattori Esg. È questo uno dei risultati della ricerca svolta da Sodali nell’ambito dell’Osservatorio sull’Integrated governance che sarà presentato il 24 maggio nella Integrated Governance Conferenze insieme alle altre due ricerche elaborate nell’ambito del progetto (un’indagine quantitativa sulle società di Piazza Affari e una ricerca di Nedcommunity sugli amministratori indipendenti).
Per le società del Ftse Mib c’è dunque una chiara motivazione per far luce su queste tematiche: dare una risposta a ciò che chiedono gli investitori. Anche perché, come emerge sempre dalla ricerca condotta da Sodali, il 70% degli investitori implementa un modello di “integrated governance” nelle decisioni di investimento, ossia integra “pienamente” i temi legati alla sostenibilità nei modelli di investimento su tutte le asset class e i fondi. Ma la disclosure delle aziende, rilevano gli investitori, non è sufficiente per permettere «di completare un’analisi di integrated governance». Uno dei problemi rilevati più diffusamente dagli investitori è che «c’è troppa informazione dispersa in vari format», mentre l’esigenza è quella di «vedere le informazioni materiali tutte insieme».
Sarà interessante l’appuntamento del 24 maggio in Borsa Italiana, l’Integrated Governance Conference, per confrontarsi sugli esiti delle altre domande dell’indagine che hanno portato alla luce anche una serie di modalità concrete d’azione dei fondi verso le società investite, delineato cosa gli investitori si attendono in termini di disclosure e cosa si aspettano dal board in termini di gestione delle tematiche sostenibili.
Lo studio, condotto a gennaio 2016, vuole fornire alle imprese un’analisi utile per la comprensione della prospettiva e della strategia adottata dagli investitori quando monitorano il livello di integrazione della sostenibilità e le aree chiave su cui focalizzarsi in relazione alle opportunità di engagement. I risultati dovrebbero, quindi, servire alle società per mettere nel mirino le informazioni materiali che cercano gli investitori e fornire un’opportunità di engagement proattivo per allineare gli interessi di tutti gli stakeholder.
La governance della sostenibilità, cioè capace di essere fattore strutturale di lungo periodo, sta affermandosi come una variabile cruciale per le aziende impegnate a ridisegnare i propri modelli in un’ottica di sostenibilità futura (che va di pari passo allo sviluppo dell’Integrated reporting e con la direttiva europea non financial).
Le specializzazioni complementari dei soggetti coinvolti nel progetto (ETicaNews, TopLegal, Nedcommunity, Methodos, Sodali) hanno consentito di costruire un osservatorio coerente con le indicazioni delle organizzazioni internazionali in merito a strategia e bilancio integrati.
E l’Integrated Governance Conference darà l’opportunità ai protagonisti del mercato di approfondire, confrontarsi e fare networking sui temi lanciati dall’osservatorio: all’evento, oltre alle aziende, ai consulenti e alle istituzioni, saranno presenti i grandi investitori in cerca di buona governance della sostenibilità, dalle Sgr ai fondi pensione.
Elena Bonanni
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