Bmo global asset management ha identificato cinque temi chiave che saranno al centro dell’attività di investimento responsabile per il 2019, illustrando come il proprio Responsible Investing team affronterà queste problematiche collaborando con le aziende. I temi individuati, collegati agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sdgs), sono: protezione dei lavoratori più vulnerabili, parità di genere, cambiamento climatico, biodiversità e acqua, resistenza agli antibiotici. «L’engagement o dialogo costruttivo è uno strumento importante che noi, in quanto responsabili dei capitali investiti per contro dei clienti, dobbiamo utilizzare per affrontare i rischi Esg e per garantire adeguati rendimenti sul lungo periodo per gli investitori», ha ricordato Vicki Bakhshi, direttore del team di Responsible Investment di BMO global asset management.
«Salari inadeguati, misure di sicurezza insufficienti e condizioni di lavoro prossime alla schiavitù contribuiscono alla povertà e alla disuguaglianza e sono un ostacolo al raggiungimento degli Sdgs numero 1 e numero 8, la fine della povertà globale e pratiche di lavoro sicure», si legge nel comunicato. La società ha annunciato che nel corso del 2019 continuerà a confrontarsi con le aziende rispetto alle modalità adottate per contrastare le pratiche di schiavitù moderna, come il lavoro forzato e minorile all’interno della propria filiera di approvvigionamento.
Il secondo tema riguarda l’Obiettivo numero 5, la parità di genere. Partendo dalla sua attività di partecipazione attiva a livello di cda, nel 2019 l’asset manager amplierà il focus alla presenza femminile in ruoli di gestione apicali e sottostanti. Partirà dall’identificazione delle migliori pratiche in campi quali formazione, orari flessibili e compensi, mirando a collaborare con le società per individuare i possibili ostacoli e incoraggiare l’adozione di un approccio orientato al futuro – di cui dovrebbe beneficiare la performance della stessa società, in grado di attrarre e trattenere dipendenti di alto livello.
Per quanto riguarda il climate change, Bmo intende allargare il suo campo d’azione per includere il settore finanziario, in linea con l’obiettivo numero 13. L’asset manager si concentrerà in particolare sulle banche del Sudest Asiatico, che, spiega, «sono state generalmente lente a rispondere al cambiamento climatico – essendo tuttavia molto esposte a questo rischio».
Plastica e biodiversità degli oceani sono al centro del quarto tema, con l’obiettivo di dare la priorità all’attività di engagement con le società del settore alimentare (ma non solo) per identificare soluzioni di imballaggio più sostenibili ed eliminare la plastica monouso. Attenzione anche alle risorse idriche, che non possono essere più considerate un bene gratuito ed inesauribile: i «settori che consumano le maggiori quantità di acqua devono includere una pianificazione relativa all’acqua nelle proprie analisi dei rischi».
In ultimo, il tema della resistenza agli antibiotici, che sta mettendo in crisi la prevenzione efficace e il trattamento delle malattie infettive. «Concentreremo la nostra attività di dialogo costruttivo con le società farmaceutiche, le realtà legate all’allevamento e a prodotti caseari e i rivenditori di cibo. Queste società possono giocare un ruolo fondamentale nel rallentare lo sviluppo e la diffusione della resistenza agli antibiotici».
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