Hera ha collocato un green bond a otto anni, per un ammontare di 500 milioni di euro. Il nuovo prestito obbligazionario verde, la cui emissione era stata anticipata il 19 giugno, è il secondo per la multiutility emiliana (il primo nel 2014).
La data di regolamento della nuova emissione è prevista per il 5 luglio 2019. È inoltre atteso che, al nuovo green bond, che ha ricevuto una domanda pari a sette volte l’offerta, sia assegnato un rating in linea con quello di Hera.
L’obbligazione sarà quotata sul mercato regolato dell’Irish Stock Exchange e del Luxembourg Stock Exchange, e sul mercato ExtraMOT PRO di Borsa Italiana. I fondi raccolti, si legge in una nota «saranno usati per finanziare o rifinanziare numerosi progetti, già effettuati o previsti nel Piano industriale al 2022, che perseguono uno o più degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030». Tali progetti saranno articolati in tre ambiti: efficienza energetica, economia circolare e infrastrutture idriche.
«Il Gruppo Hera – si legge ancora nella nota -, è tra le prime società in Europa a essersi dotata di un Green Financing Framewok (Gff). Il Gff è un documento programmatico, particolarmente innovativo, in linea con i Green Bond Principles, che copre non soltanto gli aspetti legati all’emissione del green bond, ma anche i sustainable loans e gli altri strumenti Esg sul mercato. Il Gff è corredato da una “Second Party Opinion”, redatta da ISS-oekom, che ha classificato Hera “Prime” in termini di Esg performance (sesta in un panel di 43 società globali), valutando in particolare eccellente il contributo della multiutility nel settore idrico».
L’emissione è stata coordinata da un pool di banche composto da Bnp Paribas, Credit Agricole Cib, Mediobanca e UniCredit come Joint Bookrunners, e BBVA come Bookrunner.
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