Groupama Asset Management ha annunciato l’adozione di una nuova metodologia di analisi Esg che va oltre i punteggi forniti dalle agenzie di rating e si sofferma invece sull’analisi dei dati grezzi di fornitori terzi. Tutto ciò al fine di fornire una migliore comprensione della performance Esg delle società.
L’obiettivo è quello di misurare l’impatto dei criteri Esg sui criteri finanziari e quindi di recepirlo all’interno delle decisioni di investimento finali. Il nuovo rating Esg deriva da una selezione di 63 indicatori considerati “rilevanti”, valutati attraverso un’analisi qualitativa interna relativa a ciascuno dei tre pilastri (E, S, G).
La metodologia sottostante prevede un doppio approccio, top-down e bottom-up. Si parte da un’analisi macroeconomica sulle tre transizioni identificate come strutturali (quella digitale, ambientale e demografica) e si prosegue con un approccio microeconomico a livello di settore e di titolo. Attraverso l’uso di un algoritmo proprietario, si prosegue con l’analisi bottom-up dei criteri Esg sulla base di indicatori quantitativi.
Il rating quantitativo porta a una valutazione Esg che si concretizza in un giudizio sintetico: positivo, moderato e negativo.
Il medesimo approccio, oltre che per le singole società, è stato implementato anche per gli emittenti governativi su un universo di 58 Paesi.
Groupama Asset Managementrating Esg